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Italia, il 2025 parte con un calo del 4%: colpa della crisi

Solitamente, è noto, la crisi economica di un Paese difficilmente incide sul gioco d’azzardo. In Italia, però, la previsione di questo primo trimestre del 2025 è tutt’altro che rosea. Si registra un calo del 4%, e il tutto è riconducibile, essenzialmente, proprio alla crisi. Cresce la disoccupazione, soprattutto quella giovanile. E i pochi risparmi che si hanno da parte non vengono investiti in potenziali vincite. Bisogna stringere la cintura.

A livello mondiale, invece, il gioco online non sta subendo questa flessione. Anzi. La previsione di crescita in questo 2025 è pari addirittura al +79%. Numeri incredibili: quotidianamente, circa un milione di persone gioca in rete e non.

In Italia, invece, si parla di calo. Attualmente è pari al 2,5%, con conseguente diminuzione degli incassi  erariali di comparto, diminuiti di 150 milioni di euro. La previsione fino a fine marzo, come detto, registra un calo del 4%.

Tra le poche eccezioni del Bel Paese, c’è il Lotto. Unico gioco in crescita  (grazie soprattutto all’istantaneità del 10eLotto), con un aumento di circa 6,3 miliardi di euro. Stanno decisamente peggio le slot machine reali (non virtuali), che hanno fatto registrare un calo dell’8%. Crescono, invece, scommesse sportive e bingo (del 5%, 730 milioni di euro). Crolla il Superenalotto (un pesante -22%).