A inizio marzo è iniziata l’audizione da parte della Commissione Bicamerale Anagrafe Tributaria, presieduta da Giuseppe Peleggi, direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Audizione proseguita mercoledì 12 marzo.
Peleggi ha ribadito come “La fusione tra Dogane e Monopoli è stata 'a freddo': i doganali hanno una retribuzione leggermente superiore ai dipendenti dei Monopoli. Per questo non è stata una fusione a costo zero, anzi: all'epoca stimammo che il costo sarebbe stato di 10 milioni di euro all'anno. Siamo rimasti impantanati finora: abbiamo costituito due sezioni, una delle Dogane e una dei Monopoli, e, attraverso il nostro ufficio legislativo, avevamo presentato un emendamento per poter risolvere le questioni relative al personale”. L’emendamento di cui parla Giuseppe Peleggi, tra l’altro, è stato inserito nel decreto Salva Roma. Che poi, però, non ė stato convertito.
Il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in aggiunta, ha acceso i riflettori anche sul fatto di come, fino ad oggi, non sia stato possibile “ottenere l'accesso alla base dati del Ministero dell'Interno prevista dalla Legge 121 del 202516 che consentirebbe un sicuro miglioramento dei processi di analisi dei rischi per il contrasto dei delitti tributari ex extratributari che incidono nella missione istituzionale dell'Agenzia (Area Dogane e Monopoli)”.